FISV Days 2022. Focus sulla Fitoiatria di precisione

FISV Days 2022. Focus sulla Fitoiatria di precisione

Di Redazione.

Il 25 novembre 2022 nel contesto dei FISV Days 2022, tradizionale appuntamento con gli studenti delle scuole superiori italiane, si è svolta a Torino e in streaming la giornata dal titolo “La scienza come lente per capire il mondo e migliorarlo”. Tra gli argomenti trattati, anche la fitoiatria di precisione. Di che cosa si tratta? A cosa serve? E soprattutto: in che modo può aiutarci a vincere le sfide ambientali che mettono a dura prova le colture oggi?

L’abbiamo chiesto a Maria Lodovica Gullino*, Professore ordinario di Patologia vegetale, Direttore del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale e agro-alimentare (AGROINNOVA), che ha moderato la conferenza e contribuito alla giornata torinese dei FISV Days 2022 con un interessante intervento intitolato “Fitoiatria di precisione: la difesa intelligente”.

Che cos’è la fitoiatria di precisione?

La fitoiatria corrisponde alla medicina per l’uomo. Da sempre le piante si ammalano e devono essere curate, esattamente come l’uomo e gli animali. Oggi, grazie alle migliori conoscenze della biologia ed epidemiologia dei parassiti e della fisiologia della piante e all’evoluzione tecnologica è possibile sviluppare strategie di difesa delle colture molto più mirate e precise. La fitoiatria di precisione si basa su un approccio di prevenzione delle malattie, si avvale di strumenti sofisticati di diagnosi e, quando necessario, di difesa.

Qual è l’impatto sociale e ambientale della patologia vegetale oggi?

Oggi (come ieri) le malattie delle piante hanno un impatto notevole sotto il profilo economico (perdite di produzione), ambientale (danni al paesaggio, ricorso di mezzi di difesa che possono avere un impatto ambientale) e sociale.  La peronospora della patata in Irlanda a metà 1800 e la Xylella su olivo in Puglia oggi rappresentano molto bene la pericolosità delle malattie delle piante.  La salute delle piante è fortemente interconnessa con la salute dell’ambiente e la sicurezza alimentare.

Quali sono le principali sfide ambientali cui oggi sono sottoposte le colture e in che modo questa disciplina può aiutarci a vincerle?

Le colture agrarie e le piante in generale sono soggette agli attacchi di parassiti animali e vegetali e a sempre più intensi stress di origine abiotica, spesso legati agli effetti dei cambiamenti climatici. La globalizzazione, con lo spostamento di materiale vegetale (semi, piante, prodotti vegetali) e i cambiamenti climatici complicano la situazione fitosanitaria delle colture. La patologia vegetale ha il compito di fornire soluzioni concrete, che vanno dalla comprensione dei meccanismi di attacco dei patogeni allo sviluppo di mezzi di difesa (genetici, chimici, biologici, fisici).

Quali strumenti abbiamo oggi a disposizione rispetto al passato? E quali sono i vantaggi delle nuove tecnologie?

Oggi, rispetto al passato, disponiamo di conoscenze e strumenti che ci permettono di meglio indagare le malattie delle piante. La biologia molecolare ci permette di caratterizzare i patogeni, sviluppare mezzi diagnostici rapidi e precisi, conoscere e sfruttare i meccanismi di resistenza delle piante ai parassiti. Droni e sensori favoriscono un più accurato monitoraggio delle coltivazioni e della salute delle piante, mentre l’intelligenza artificiale consente una migliore gestione dei dati raccolti, permettendo di sviluppare modelli utili a una più efficiente gestione delle malattie.

Patologia vegetale e salute circolare. Quali connessioni?

Mentre per anni parlando si salute circolare (o globale) ci si riferiva solo alla salute dell’uomo e degli animali, oggi, finalmente, si include anche la salute delle piante (e dell’ambiente). Paradossalmente, la pandemia da Covid-19 ha permesso di meglio comprendere il ruolo imprescindibile della salute dell’ambiente e delle piante nell’ottica della salute circolare. Ambiente, piante, animali e uomo (e la loro salute) sono fortemente interconnessi.

Quali nuove professioni e prospettive ci sono per i giovani che si avvicinano al settore?

La patologia vegetale è una disciplina quanto mai attuale e vivace. Oggi prendersi cura della salute delle piante coinvolge le professionalità più diverse: agronomi, biologi, biotecnologi, ingegneri, economisti, giuristi possono trovare ampi spazi e, aggiungerei, grande soddisfazione professionale occupandosi, in ambiti diversi di salute delle piate.

 

Clicca sull’immagine e scarica la presentazione di Maria Lodovica Gullino:

Presentazione pdf sulla Fitoiatria di Precisione

 

Maria Lodovica Gullino

Professore ordinario di Patologia vegetale,  Direttore del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale e agro-alimentare (AGROINNOVA).  Presidente dell’International Society for Plant Pathology (ISPP) per il periodo 2008-2013 e della Società Italiana di Patologia vegetale (SIpaV) durante il periodo 2017-2019. È Past-President dell’Associazione Italiana Protezione delle Piante (AIPP) e della Associazione Italiana delle Società scientifiche agrarie (AISSA), è stata Vice-Rettore per l’Internazionalizzazione e la Ricerca dell’Università di Torino fino al 2013.

È coautore di 30 libri e autore e/o coautore di oltre 1000 articoli scientifici e rassegne, gran parte delle quali pubblicate su Riviste internazionali. Dal 2008 è coordinatore per la casa editrice Springer di una collana di volumi su “Plant Pathology in the 21st Century”.  Coordinatore di numerosi progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, da Agenzie internazionali, da diversi Ministeri e Regioni. Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali. Come pubblicista collabora a numerose riviste tecniche, prestando particolare attenzione alla divulgazione dei risultati delle ricerche e in questa veste è autore di più di 300 articoli. È anche autore di libri divulgativi per un pubblico più ampio, bambini inclusi e fondatore e socio di tre imprese.