Human Technopole, ecco come tutti i ricercatori italiani avranno diritto di chiedere l’accesso alla tecnologia d’eccellenza

Human Technopole, ecco come tutti i ricercatori italiani avranno diritto di chiedere l’accesso alla tecnologia d’eccellenza
01 agosto 2020

Fonte: Elena Cattaneo (UniStem).

Lo scorso 23 luglio si è ufficialmente aperta la CONSULTAZIONE PUBBLICA per la definizione delle Piattaforme Nazionali (PN) tecnologiche da realizzare presso lo Human Technopole (HT) di Milano, che saranno aperte a tutti i ricercatori del Paese che ne faranno richiesta per svolgervi una o più parti tecnologiche dei loro progetti.

In questa fase, la consultazione coinvolge, come portatori di interesse rappresentativi selezionati, i principali stakeholder che promuovono, svolgono o finanziano ricerche nel settore delle Life Sciences.

Penso ad esempio a Università, IRCCS, Enti Pubblici di Ricerca, società scientifiche, associazioni di categoria della ricerca industriale, Enti del Terzo Settore come fondazioni di ricerca e fondazioni bancarie impegnate in ricerca. È una prima tappa, cui seguirà una consultazione di secondo livello allargata a tutta la comunità scientifica.

Queste consultazioni, un unicum nel panorama delle politiche per la ricerca nel nostro Paese, sono previste dalla Convenzione siglata il 30 dicembre 2020 (si veda di seguito il comunicato MUR dell’8 gennaio 2021) tra i ministeri fondatori (MUR, Ministero Salute e MEF) e la Fondazione HT, ai sensi della legge di Bilancio 2020 (l.160/2019, commi 275-277). I termini della Convenzione sono disponibili sui siti del MUR e di HT.

Nello specifico, questa Convenzione assegna una missione “nazionale” allo Human Technopole stabilendo di destinare la parte maggioritaria del finanziamento pubblico che HT riceve ogni anno, pari al 55% delle risorse, a realizzazione, funzionamento e accrescimento di Piattaforme Nazionali (PN) – decise a valle delle due consultazioni pubbliche di cui sopra.

Per l’anno 2021, ad esempio, a fronte di un investimento pubblico per HT pari a 122 milioni di euro, la quota corrispondente per le finalità della Convenzione ammonta a oltre 67 milioni; sarà di 76 milioni all’anno a partire dal 2024, quando a regime il finanziamento pubblico per HT raggiungerà quota 140 milioni/anno (*).

La Convenzione stabilisce anche che a queste PN gli studiosi del Paese avranno accesso facendone richiesta e superando una procedura di valutazione, cui sovrintenderà una Commissione Indipendente di Valutazione Permanente (CIVP), che sarà continuamente aperta fino ad esaurimento delle risorse disponibili per anno.

Gli studiosi selezionati potranno svolgere la parte tecnologica dei loro progetti presso le PN conservando l’affiliazione dell’ente di provenienza. Le tre modalità di accesso sono stabilite dall’allegato A della Convenzione.

La Convenzione segna un importante cambio di passo per la ricerca italiana, e potrà rappresentare un modello per i prossimi investimenti pubblici in questo campo, perché realizza in concreto il principio secondo cui i fondi pubblici non vanno assegnati dal decisore politico arbitrariamente e senza concorrenza, ma a valle di un confronto pubblico con gli esperti del settore interessato.

Per far sì che nell’interesse del Paese la missione nazionale delle future Piattaforme Nazionali presso HT sia pienamente dispiegata, è importante che la comunità degli studiosi e dei ricercatori corrisponda a questo modello partecipativo di definizione di investimenti pubblici con la più ampia partecipazione alle consultazioni pubbliche, a partire dalle tante eccellenze diffuse ovunque nel Paese.

Ciascuno potrà concorrere a disegnare segmenti di quelle Piattaforme Nazionali che saranno di tutti e per tutti, a partire dai giovani che – per i loro progetti – potranno in futuro accedere autonomamente a tecnologie d’avanguardia non implementabili nei loro enti.

Sarà responsabilità dei Rettori, dei Direttori scientifici degli IRCCS e degli EPR, oltre che degli altri stakeholder sopra citati, fare da punto di raccordo e di sottoposizione delle proposte al Comitato Tecnico (CT) previsto dalla Convenzione, il quale poi farà una sintesi delle varie proposte di PN/loro segmenti che arriveranno.

Seguirà una seconda fase della consultazione pubblica aperta, come da Convenzione, alla totalità della comunità scientifica chiamata ad esprimersi e a proporre eventuali motivate integrazioni o eliminazioni sulla base degli esiti della prima fase.

Sperando di fare cosa gradita, eventuali aggiornamenti sull’andamento delle Consultazioni o sulle attività previste dalla Convenzione, così come il relativo materiale che si renderà disponibile, verranno segnalati con successive mail, e raccolti, man mano, al seguente link.

 

 

(*) 8 gennaio 2021 – Comunicato stampa con cui il Mur dà notizia della sottoscrizione della Convezione Ministeri – Fondazione Human Technopole.