17 marzo 2021
di Antonio Musarò
Uno dei problemi che spesso crea confusione, panico immotivato nei cittadini è l’infodemia; un isterismo mediatico, una catena di sant’Antonio delle opinioni che rischia di sfociare in pandemie di pericolosa ignoranza, cioè di non conoscenza del problema reale.
È quello che sta accadendo in questi giorni intorno al vaccino AstraZeneca e al lotto di vaccino ritirato dopo alcune morti sospette o ad alcune reazioni particolarmente avverse in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Come precisato all’Adnkronos Salute il virologo dell’università di Milano Fabrizio Pregliasco, “la cautela e le precauzioni che sono state osservate dalle autorità regolatorie sono atti dovuti, ma ad oggi non è stato stabilito nessun rapporto di causa-effetto fra le morti e i casi di trombosi, nonostante milioni di dosi fatte in tutto il mondo“.
Dunque i timori di chi pensa di rifiutare la vaccinazione nascono da un mix di “infodemia e di quella disaffezione che ha sempre aleggiato sui vaccini che, a differenza del farmaco che accettiamo perché abbiamo dolore o siamo malati, fa sorgere diffidenza perché tanto la patologia è ‘lontana’, noi stiamo bene e non ‘vediamo’ il virus“.
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