Infodemia, bufale e invasioni di campo, nell’anno della pandemia da COVID-19 hanno ingenerato nella popolazione panico e scetticismo, teorie del complotto e sfiducia nella scienza e nella medicina. Il tema è complesso, come lo sono tutti i temi medico-scientifici che si risolvono nello spazio di un telegiornale o di una trasmissione TV, figuriamoci in post su Facebook o in una manciata di caratteri di un tweet.
Ecco allora che la figura del comunicatore scientifico diventa fondamentale. Il Centro di Competenza Agroinnova (Centro di Competenza per l’Innovazione in Campo Agro-Ambientale) dell’Università di Torino, da sempre consapevole dell’importanza di una corretta comunicazione scientifica e fortemente coinvolto nella formazione permanente, organizza un Corso di Comunicazione Scientifica online, giunto, dopo il successo della prima edizione, nell’autunno 2020, alla seconda edizione.
Educato alle regole del viaggio che compie l’informazione, e conoscendo le dinamiche di una notizia che salta di bocca in bocca nella massa e nella mente del pubblico, il comunicatore scientifico, una volta formato, può edificare un ponte tra i laboratori e la società civile, tra l’Accademia e il cittadino, restituendo l’equilibrio di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide della modernità, sempre più tecnologica, con ferrea strategia.
Comincia quindi a febbraio la seconda edizione del Corso per formare nuovi talenti che sappiano avvicinare i due mondi. «La recente epidemia da Covid-19 – scrivono gli organizzatori – ha permesso di rilevare come l’approccio di virologi, medici, biologi e operatori scientifici in genere si sia rivelato inadeguato, e in qualche caso, controproducente nel presentare la propria attività attraverso i media. Sono mancate strategie efficaci di comunicazione, la sovraesposizione si è rivelata a medio e lungo termine dannosa, i risultati, le valutazioni e le prospettive solo raramente sono state esposte in modo chiaro ed efficace».
Nulla di strano, perché, giustamente, ogni figura professionale è forgiata a dare il meglio nel proprio campo e lo scienziato ha bisogno della «fanteria» nei campi dove combatte, quotidianamente, le proprie battaglie, scientifiche ma anche etiche. E qui interviene il divulgatore.
In una società sempre più connessa, dove il web, i media tradizionali e i social media, richiedono sintesi e proprietà di espressione, occorre uniformarsi ai canoni richiesti, anche per quanto concerne la rapidità d’azione. È inoltre essenziale, anche per i ricercatori, programmare un proprio personale piano di comunicazione, scegliendo anticipatamente come intervenire e quando.
Soltanto nell’alleanza tra scienziati e comunicatori scientifici si trova l’efficace punto di incontro tra i centri del sapere, le Istituzioni e la società.
Il programma del Corso permette di affrontare con sicurezza i diversi scenari possibili, comprendendo le priorità necessarie. Una particolare attenzione verrà posta alle tecniche di narrazione e di scrittura, da declinarsi nelle differenti opportunità a disposizione. Il corpo insegnante propone figure professionali che spaziano dal giornalismo alla ricerca, dalla psicoanalisi alla giurisprudenza, dalla televisione alle strategie digitali, dalla sanità alla divulgazione scientifica, tutte con forti esperienze didattiche. Perché solo attraverso un approccio multidisciplinare le tematiche relative alla comunicazione possono essere estensivamente comprese.
Data inizio del corso: lunedì 22 febbraio 2021
Orario: lunedì e giovedì, ore 17.00 – 20.00.
Lezioni previste: 16 di 3 ore ciascuna.
Costo di iscrizione: 950 euro.
Corso on line su Webex Meetings (Le lezioni sono sempre disponibili in streaming).
Per informazioni e iscrizioni: tel. 011.6708884 – 338.3024369.
Sito: http://bit.ly/38kGrNs
E-mail: agroinnova@unito.it